La
rete internazionale Borghi d’Europa, in collaborazione e sotto il
Patrocinio dell’Istituto per
la
cultura slovena, ha inserito le Valli del Natisone nel percorso
d’informazione dell’Anno del
Patrimonio
Culturale Europeo e dell’Anno del Cibo Italiano.
I
giornalisti e i comunicatori della rete hanno potuto conoscere la
Società Semplice Agricola
Giuseppe
Specogna di Brischis (Pulfero).
“
Siamo Marianna e Massimiliano Famea, due fratelli a cui è stato
trasmesso l’amore per il
nostro
territorio: le Valli del Natisone.A maggio 2016 abbiamo costituito la
Società Semplice Agricola Specogna Giuseppe come prosecuzione
dell’Azienda Agricola Specogna Giuseppe
creata
da nostro zio Beppo negli anni ’80, venuto a mancare nel febbraio
2016.”
Ecco
la storia…
Nelle
Valli del Natisone tutte le famiglie coltivavano i campi e avevano
una piccola stalla;
i
prodotti coltivati venivano barattati mentre il latte prodotto veniva
conferito alle latterie
turnarie.
Anche i nonni avevano una realtà simile che negli anni ’80 lo zio
Beppo amplia
in
località Brischis di Pulfero costruendo un capannone adibito a
stalla e fienile che ospitava
una
sessantina di capi di cui la metà in lattazione (producevano circa
650 l di latte al giorno
che
veniva conferito alla Latteria di Azzida) .
Era
aiutato dai suoi genitori, la nonna Livia e il nonno Angelin e dalla
sorella Franca e il
cognato
Claudio (i nostri genitori).
E
poi arriviamo noi, che siamo cresciuti correndo fra i prati che
falciavano, sfrecciando con
la
bici fra le mucche, andando ad attaccare/staccare rotoloni quando era
il turno di bagnare
i
cereali, noi a cui la nonna raccontava le storie mentre mungeva o
rastrellava…
Nel
frattempo i problemi legati alle quote latte avevano messo lo zio di
fronte ad una scelta
che
l’ha portato a convertire l’indirizzo aziendale da zootecnico a
frutticolo, e da qui parte
la
nuova avventura che ci vede coinvolti tuttora.
Inizia
impiantando circa due ettari di mele nei dintorni dell’azienda per
poi arrivare a
quattro
ettari.Dal 2010, con gli ultimi reimpianti, converte e certifica
circa due ettari di mele
in
biologico e prossimamente andremo ad aumentare la produzione con
altri due ettari.
Oltre
a produrre mele, coltiviamo ortaggi bio (patate, cipolle, zucchine,
basilico, pomodori, melanzane…), noci, noccioline, susine, cachi,
cereali e continuiamo a falciare i prati per
mantenere
pulito il territorio.
Abbiamo
avuto e abbiamo tutt’ora la fortuna di essere cresciuti e vivere
nelle Valli del Natisone, che sono un territorio unico, per molti
ancora sconosciuto, ricco di storia, natura incontaminata,
tradizioni…ma la fortuna più grande è stata quella che i nostri
genitori, lo zio e i nonni ci hanno trasmesso l’amore per questo
territorio e questo lavoro.”
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