I giornalisti e i comunicatori di
Borghi d'Europa, nel corso della realizzazione dei
Percorsi Internazionali de Le Contrade
del Gusto, hanno visitato Breda di Piave,
per individuare i protagonisti de Le
Vie del Gusto.
Il ritrovamento di selci lavorate e di
fibule bronzee testimonierebbe la presenza di un insediamento umano
nel comune attribuibile al periodo paleoveneto. Il rinvenimento di
anfore granarie, tombe ed una bella ara cilindrica certificherebbe
invece la tesi che il comune era abitato nell'età romana.
Il nome deriva probabilmente da Predia
cioè dai poderi che i veterani romani congedati ottenevano in premio
del loro servizio militare. Il territorio si spopolò al tempo delle
invasioni barbariche per risvegliarsi poco dopo il Mille quando un
abitato cominciò a nascere attorno ad un castello fatto costruire
dai vescovi di Treviso e poi affidato all'ordine dei templari.
Nel XII secolo la costruzione della
Chiesa di San Giovanni segnò la nascita di Pero di sopra. Saletto e
San Bartolomeo furono in origine dei borghi di casoni ricoperti di
materiale palustre. I nomi di Saletto e di Villa del Bosco figurano
nei documenti soltanto a cominciare dal secolo XIII.
La diversità delle origini fece sì
che ciascun villaggio fosse autonomo rispetto agli altri; fino al XV
secolo furono nell'orbita di Treviso perciò dipesero da chi
signoreggiava sulla città (Da Romano, Da Camino, Dalla Scala, Da
Carrara) e furono coinvolti nelle guerre accese per detenere il
potere.
I primi anni del XV secolo videro il
passaggio della Marca trevigiana sotto la Serenissima che diede al
territorio un trisecolare periodo di pace.
Con la caduta della Serenissima, il
territorio seguì le sorti della Marca: nel 1798 fu assegnato
all'impero d'Austria ed incluso nel 1805 al napoleonico Regno
d'Italia. Napoleone diede al Veneto un diverso assetto amministrativo
istituendo i comuni. Breda venne eletta comune, mentre Pero, Saletto
e S. Bartolomeo divennero sue frazioni.
Il Viaggio del gusto ha toccato a Pero
il Panificio di Ivan De Vidi ("Ottima la piccola
pasticceria, i grissini e tante altre loro specialità.") , la
Pizzeria Luppolo Selvatico (“Ingredienti di prima scelta,
tanta ricerca per l'impasto e tempi lunghi di lievitazione
garantiscono che le nostre pizze siano ottime e leggere: grande cura
nella massima semplicità. Alessandro Ramon e la sua squadra vi
aspettano a cuore aperto: preparatevi a una fragrante fantastica
serata tra persone felici “) e il Bar H.18 (con la sua
cucina casareccia, semplice ed efficace!).
A Breda di Piave vi
consigliamo l'Osteria del Porco Nero ( cucina di pesce-anche
crudo-, carni e
la creatività che di certo non
guasta!).
Non dimenticatevi una visita allo
spaccio del Caseificio Tomasoni a Campagne : la
Crema del Piave vi aspetta!
La Crema del Piave è uno dei primi
prodotti della vecchia casara Tomasoni. Apprezzato per la sua fresca
e delicata bontà è uno stracchino dal sapore unico ed
inconfondibile, con il quale il caseificio tuttora si distingue. La
Crema del Piave è lo stracchino che identifica tutta la gamma di
formaggi del Caseificio Tomasoni. Un formaggio molle da tavola, a
base di latte veneto, dall'incredibile cremosità che lo rende
l'ingrediente perfetto per ogni ricetta, dall'antipasto allo snack.
Un salto alla Trattoria Trattoretto
in via Bovon vi farà scoprire una '...accogliente trattoria di
campagna, un po' ammodernata, ma “cum grano salis”, mantenendo
cioè lo stile e l’impostazione
di un tempo ormai andato.Vantano la
specialità del baccalà e lo propongono in due versioni: in insalata
e alla vicentina. “